Il cliente e le sue ragioni

Il cliente e le sue ragioni

Sfatiamo il luogo comune

Il cliente e le sue ragioni, sono importanti! Il cliente ha sempre ragione! Quante volte ti sarai chiesto se è sempre così. È una vecchia legenda?

Una considerazione un po’ provocatoria, ma come si dice? La virtù si trova nel mezzo e ci arriveremo piano piano.
Iniziamo dal principio, come tutte le buone storie.
Ah! la racconterò in italiano, evitando l’inglese di cui facciamo un uso smodato solo perché certi termini fanno figo.

Un contatto

Una persona ci contatta o ci viene presentata da qualcuno che ci conosce e sa cosa facciamo e con quanto impegno.
Questa persona vorrebbe che gli facessimo un lavoro e non ci resta che approfondire la conoscenza e lo facciamo facendogli compilare un questionario, che successivamente valuteremo insieme. Prepariamo una scheda cliente, con ciò che desidera, come lo desidera e tutta una serie d’informazioni che emergono dal questionario.
Il questionario dovrebbe aiutarci a svelare (magari anche a se stesso) alcune sue peculiarità e quanto realmente è consapevole delle dimensioni dei suoi affari e di ciò che vuole raggiungere, in particolare nel caso di una nuova attività.

Un interrogatorio

Gli domandiamo di cosa si occupa la sua azienda, cerchiamo di capire come vede per esempio il suo logo, se conosce il suo obiettivo (target) potenziale di clienti, come crede di pubblicizzarsi e comunicare (marketing and communication) al suo pubblico, quali canali conosce e preferisce e quanto ha in mente di spendere per le attività di grafica (nel nostro caso).
Seguono le domande che ci faranno capire per quale motivo crede di poter essere migliore dei suoi competitori (competitors), quali sono i sui obiettivi (focus) aziendali, la sua missione (mission) aziendale.
Chiederemo anche cose più banali, come in quanti saranno a decidere in merito ai lavori che andremmo a fare e chi sarà o saranno a farlo. Non meno importante, sapere per quando dovrà essere pronto il lavoro e non è ammessa la risposta “per ieri”. Tutte le cose hanno i loro tempi.

Le sue idee, sono importanti!

Cosa significano queste domande?
Sapere cosa fa l’azienda è fondamentale per creare il logo adatto, legato anche alla personalità di chi la gestisce, sia essa una sola persona o un gruppo di persone.

Perché capire come vede il suo logo, se dobbiamo essere noi a crearlo?
La sua idea è importante, perché come abbiamo visto in un nostro vecchio articolo (le promesse vanno mantenute ) il logo è come un abito, oltre ad essere fatto su misura, ci si deve sentire bene a doverlo mostrare. Un po’ come fosse un’estensione di noi, poiché la nostra azienda in qualche modo è un’estensione di noi, essendo il nostro desiderio realizzato ed il nostro lavoro, le nostre passioni.

Non basta

Ovviamente, se chiamo un esperto (che sa cose che io non so, altrimenti non sarebbe un esperto!) dovrà guidarmi in scelte migliorative da diversi punti di vista e forse è bene che ne tenga conto.
Il grafico non è un disegnatore di loghi, ma un esperto in diversi ambiti della grafica: stili, mode, canoni estetici, colori, tipi di stampa, tipi di carte, tipo di supporti a seconda dell’obiettivo da raggiungere, forme, ed altro.

Il grafico non è solo…

Inoltre, il grafico si accompagna in staff con altri professionisti esperti di realizzazione di siti web, SEO, marketing, autori di testi pubblicitari (copywriter), pubblicità (advertising), ed altro.
Il confronto con il logo ideato dal cliente, è un’operazione di persuasione in cui necessariamente devono essere scardinate alcune convinzioni che magari non funzionano, ai fini di un logo che sia il miglior messaggio per l’azienda.

È così importante conoscere i propri clienti di riferimento (target)?
Sì. Se si deve vendere un prodotto o un servizio, si deve sapere chi realmente lo acquisterà ed immaginarci quali sono le sue abitudini, creando nella nostra mente un “prototipo” realistico di cliente medio. Cosa fa il nostro cliente modello? Quale età ha? Quali abitudini? Quali desideri ed interessi? È uomo, donna, o sono entrambi? Italiano e/o straniero? Quali canali social preferisce? Quando si dedica alla lettura e/o comunicazione sul suo canal social preferito?

Un’indagine

Questo ci aiuterà a trovare la migliore strategia di comunicazione e pubblicitaria. La potremmo ritagliare su ciò che gli interessa, su ciò che gli piace e sul canale social che preferisce.

Se ogni azienda, facesse compilare un questionario ai propri clienti, potrebbe migliorare i suoi investimenti in campagne pubblicitarie molto più mirate. Si troverebbe dotata di un’ottima indagine di mercato.

Il cliente sa già davvero com’è più opportuno pubblicizzarsi? Sa come e quale canale usare per la comunicazione con i suoi affiliati e/o per conquistarne di nuovi?
Forse ne ha un’idea, che può essere migliorata mostrandogli esattamente tutte le possibilità e come sfruttarle al meglio, distinguendosi realmente dalla media.

Qual è il budget che il nostro potenziale cliente intende spendere per il progetto grafico che vuole che gli realizziamo?
Cosa importa a noi quanto ha in mente di spendere per il nostro progetto?

Rende l’idea, intanto, di quanto realmente conosca il valore della grafica, che passa prima di tutto per buon background culturale, studi ed esperienze, per passare poi nella professionalità riconosciuta come valore.
E’ importante che il cliente sappia che lavoriamo per un cliente alla volta: lavoriamo solo per lui, poiché ogni lavoro richiede i suoi tempi e la sua attenzione.
Tornando a quanto vuole spendere il cliente, si possono verificare tre possibilità:
• La cifra è lontana, in meno, da quanto realmente dovrebbe spendere. In questo caso non si può creare un rapporto di lavoro.
• La cifra, più o meno coincide ed in questo caso si può andare in contro al cliente.
• La cifra è molto superiore al preventivo. In questo caso il cliente sarà felice di sapere che spenderà meno per un buon lavoro che lo soddisferà.

I più forti siamo noi

È davvero importante sapere perché il nostro cliente crede di essere migliore dei suoi competitori?
Ovviamente si, in quanto ci dà la misura di quanto realmente sia consapevole o meno di cosa offrono i suoi competitori, nel bene e nel male, nei pregi e difetti. Questo però, significa che noi dobbiamo avere un’idea dell’analisi del suo mercato che effettueremo con delle ricerche.
Anche su questo poi è possibile migliorare i contorni di eventuali servizi.
Gli obiettivi del cliente sono dimensionati anche dal mercato e dai competitori. Anche qui, i suoi obiettivi ci diranno quanto realistica sia la possibilità di raggiungerli e in che tempi.
La sua missione (mission) è importante. Più è chiara e sincera, più saranno chiari gli obiettivi.

Veniamo invece alla domanda che per noi è fondamentale affinché il progetto vada a buon fine: in quanti sarete a prendere decisioni e a comunicarle? In due o tre?

Come dite? Se ti pago deve per forza andar bene!

No, no! Come si dice: troppi galli a cantare, non si fa mai giorno!
Ma come possiamo giungere ad un’idea precisa se a decidere su cosa volete, siete già in più di due e ciascuno con un’idea diversa?
E se a metà lavoro uno decide di stravolgere le cose, mentre poi un altro di voi vuole tornare indietro perché non ne sapeva nulla dell’iniziativa del socio?
I rischi di un disastro sono in agguato, tanto più sono le persone a prendere decisioni da confrontare con noi.

Domande e poi?

Ragionando sul questionario, si fa un secondo passo: parlare con il cliente delle risposte che ci ha fornito, in modo da chiarire i dubbi e smussare le criticità emerse nelle risposte.
Ora, abbiamo tutto e sappiamo cosa vuole il cliente.
Segue il preventivo che se approvato, a sua volta è seguito da un contratto con un regolamento di gestione dei lavori e limitazioni d’intervento per non rischiare che il progetto diventi una tela di Penelope: pericoloso sia per noi che per il cliente.
Siamo esagerati? Tutto ciò nasce dall’esperienza e dal vissuto in cui sono emersi tanti problemi e si è cercato un modo per risolverli, attraverso questo processo (questionario => analisi => preventivo => contratto/regolamento lavori) per lavorare tutti nel migliore dei modi: grafici e clienti.

Ti è piaciuto questo articolo? Allora condividilo sui canali social, ne sarei felice. Grazie!

Hai condiviso l’articolo? Beh! Dimmi anche cosa ne pensi. Hai suggerimenti di processo? Ottimizzazioni nel raggiungimento degli obiettivi con il cliente? O tu che stai leggendo, sei il cliente e senti di dovermi dare qualche prezioso consiglio. Comunque sia, scrivi qualcosa nel modulo sottostante. Grazie!

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